Come collegare i diffusori all’impianto HiFi.
Quando si crea un impianto HiFi nuovo, oppure si desidera ottimizzare il funzionamento di un sistema vintage, uno dei punti a volte trascurati e che vale la pena di approfondire è come collegare i diffusori al sistema in modo da ottenere il miglior risultato.
Con lo sviluppo della tecnologia e l’abbassarsi dei prezzi, sono aumentate le possibilità di connessione, sia per quanto riguarda i diffusori passivi, sia per i diffusori attivi con funzioni wireless. Anche il collegamento tradizionale via cavo può essere ottimizzato facilmente con risultati a volte sorprendenti. Spesso, a fronte di una spesa di poche decine di euro in cablaggi di qualità, si possono migliorare le prestazioni dei diffusori in misura inaspettata.

Collegare i diffusori con cavi “single-wiring”
Il modo più semplice e diffuso di collegare le casse all’impianto HiFi è quello che prevede un solo cavo audio standard bipolare. L’ottimizzazione di questo tipo di collegamento è in genere molto semplice. Basta acquistare dei cavi di buona qualità, con sezione adeguata, avendo cura di collegare i diffusori con porzioni di cavo di lunghezza uguale, a prescindere dalla distanza effettiva dall’amplificatore.
Cavi di qualità come ad esempio quelli in alluminio rivestiti di rame, sono già più che sufficienti per ottenere buoni risultati, e migliorano nettamente le prestazioni rispetto ai cavetti rossi e neri di sezione ridotta forniti di base con l’impianto. Considerato il costo contenuto dei semplici cavi, può essere utile acquistare quelli di sezione maggiore, ad esempio 2,5 mm². Da ricordare che questo valore corrisponde all’area della sezione del cavo e non al diametro, che quindi rimane abbastanza contenuto.

Un ulteriore miglioramento può essere raggiunto collegando i cavi, invece che direttamente ai morsetti a vite, tramite apposite spine in ottone da fissare alle estremità del cavo stesso. Si trovano in commercio sia le spine a banana sia a forcella, adatte a tutti i tipi di morsetti. Il vantaggio di utilizzare cablaggi e spine di qualità è che, a fronte di una spesa di pochi euro, si possono migliorare le prestazioni dei diffusori in maniera percepibile. Ulteriori informazioni si possono trovare nel nostro articolo sui cavi per diffusori.

Amplificatore Denon PMA 520AE
Un esempio di amplificatore economico ma dalle eccellenti prestazioni, adatto per il single-wiring è il DENON PMA-520AE. di cui abbiamo parlato in un nostro precedente articolo.


Collegare i diffusori con doppi cavi “bi-wiring”
Alcuni modelli di diffusori, ad esempio quelli da pavimento di fascia medio-alta, sono predisposti per il collegamento “bi-wiring”. In questo caso ogni diffusore può essere cablato con due cavi bipolari, invece di uno solo, in totale quindi troviamo 4 cavi per diffusore (due bipolari).
Normalmente uno dei due cavi bipolari controlla il Woofer, mentre l’altro è collegato alla sezione delle frequenze medio-alte, cioè Tweeter e/o Midrange. Il tipo di collegamento dipende in realtà da come è costruito il diffusore, se è a due o tre vie, etc. I vantaggi del collegamento bi-wiring sono rilevanti.

Vantaggi del collegamento bi-wiring
- migliore trasmissione del segnale ai diffusori per il cablaggio sovrabbondante
- conduttori negativi separati per Woofer e Tweeter, ottimizza e migliora la trasmissione del segnale
- riduzione dell’interferenza del segnale tra woofer (basse frequenze) e Tweeter/Midrange (Frequenze medio-alte)
- possibilità di utilizzare cavi di tipo diverso, ottimizzati per Woofer e Tweeter/Midrange. I cavi per il Woofer possono essere di sezione maggiore per supportare la maggiore potenza.

Le casse predisposte per il “bi-wiring”, come ad esempio le Indiana Line Tesi 561, sono impostate in fabbrica per il collegamento “single-wiring” con cavi bipolari singoli, hanno quindi dei ponticelli in rame che collegano tra loro i doppi morsetti a vite. Per effettuare il collegamento “bi-wiring” è indispensabile rimuovere i ponticelli e ripristinare il doppio collegamento.
Il collegamento all’amplificatore può avvenire come segue:
- amplificatore predisposto per doppia coppia di casse: una coppia di cavi si collega alle uscite A, la seconda coppia di cavi si collega alle uscite B
- amplificatore con predisposizione per una sola coppia di casse: entrambe le coppie di cavi si collegano alla stessa uscita, filo rosso sul rosso, filo nero sul nero

Amplificatore Denon PMA-800
Un esempio di amplificatore adatto alla connessione bi-wiring è il Denon PMA-800 con doppi connettori per due coppie di diffusori, facilmente utilizzabili per amplificare le basse frequenze con la coppia A e le alte frequenze con la coppia B.


Cavi Hivilux da 2,5 mm
Per i cablaggi esistono in commercio moltissimi cavi di qualità eccellente, con prezzi per tutte le tasche, da pochi euro fino a migliaia di euro per i modelli High-End. Un esempio di cablaggi di buona qualità a un prezzo accessibile sono gli Hivilux da 2,5 mm di sezione, già dotati di connettori a banana placcati oro.

Indiana Line Tesi 561
Tra i numerosi modelli di casse predisposte per il bi-wiring, sono particolarmente interessanti per il rapporto qualità/prezzo le Indiana Line Tesi 561, che presentano i classici doppi connettori sul pannello posteriore.
Indiana Line Tesi 561 – Connettori Bi-Wiring
Collegamento con due amplificatori “bi-amping”
Una ulteriore variante del “bi-wiring” è il “bi-amping”. In questo caso non ci si limita a utilizzare due cavi bipolari per diffusore, ma, oltre ai doppi cavi del classico “bi-wiring”, vengono utilizzati due amplificatori stereo distinti. Un amplificatore, oppure un finale di potenza, viene collegato solo ai morsetti delle alte frequenze, corrispondenti a Tweeter e Midrange. Il secondo amplificatore sarà invece collegato ai morsetti delle basse frequenze, cioè solo ai Woofers.

Entrambi gli amplificatori vengono collegati a entrambi i diffusori. Con il “bi-amping” l’amplificazione di alte e basse frequenze è totalmente separata. I vantaggi sono in teoria ancora maggiori rispetto al “bi-wiring”, in quanto la separazione totale di alte e basse frequenze consente una gestione del segnale più pulita e priva di interferenze. Inoltre in questo caso sono possibili molte opzioni, quali ad esempio: utilizzo di cavi maggiorati per le basse frequenze, utilizzo di un amplificatori diversi per alte e basse frequenze, e altre combinazioni.
Filtro crossover
Per il filtro crossover è possibile utilizzare sia quello presente nei diffusori predisposti, sia installare un crossover a monte degli amplificatori. Quest’ultima soluzione è necessaria se si utilizzano diffusori fisicamente distinti per Woofer e Midrange/Tweeter.

Il risultato del “bi-amping” è un maggior dettaglio della scena musicale, assenza di distorsione e naturalezza del suono nella riproduzione di brani vocali.
Quando si collega a un impianto HiFi un subwoofer attivo, con amplificatore interno, in realtà si sperimenta una forma di “bi-amping” anche se il segnale del subwoofer è in genere monofonico e copre solo frequenze molto basse, che non vengono localizzate spazialmente dall’orecchio umano. Vedi anche il nostro articolo sui subwoofers.
Collegamento con tre amplificatori “tri-amping”
Il successivo sviluppo del concetto di multi-amplificazione dei diffusori si ottiene utilizzando un amplificatore separato per ogni singolo canale dei diffusori a più vie. Nel casso di diffusori a 3 vie, Woofer, Midrange e Tweeter si dovranno quindi utilizzare 3 amplificatori separati.

Per la separazione delle frequenze è sempre indispensabile la presenza di un filtro crossover, o all’interno dei diffusori, oppure un crossover esterno separato posizionato a monte degli amplificatori.
Una versione semplificata “casalinga” di “tri-amping” si può ottenere collegando al sistema due amplificatori e un subwoofer amplificato di tipo attivo, che possiede al suo interno un ulteriore amplificatore per le basse frequenze.
Collegare i diffusori a casse amplificate con cavi RCA
Negli ultimi tempi stanno riscontrando un buon successo di mercato i diffusori amplificati HiFi, già provvisti di amplificatore collocato all’interno dei diffusore stesso. I vantaggi, come già indicato in un nostro precedente articolo, sono molteplici: ingombri ridotti, semplicità di cablaggi e connessioni, buone prestazioni complessive a prezzi contenuti, assenza di un amplificatore esterno, etc.

Un modo semplice di collegare i diffusori amplificati alla sorgente audio è tramite i classici cavi RCA Stereo. In questo modo si possono collegare sia i classici componenti HiFi, giradischi, lettori CD. Utilizzando cavi RCA con uscita mini-jack da 3,5, è possibile collegare anche dispositivi portatili, lettori Mp3, Smartphones, Tablet, Notebook, etc. utilizzando l’uscita per la cuffia (quando presente). I diffusori amplificati non devono mai essere collegati alle uscite di potenza di un amplificatore stereo, pena il danneggiamento dei circuiti.

Giradischi e casse amplificate
Anche per i giradischi è possibile effettuare un collegamento diretto. L’ingresso AUX/LINE/INPUT delle casse amplificate è però adatto solo ai modelli di giradischi con pre-amplificatore incorporato come ad esempio l’ Audio Technica AT LP120. I giradischi con la sola uscita PHONO devono essere collegati prima a un pre-amplificatore PHONO separato, acquistabile a parte per pochi euro. Ulteriori informazioni nel nostro articolo su come collegare il giradischi all’impianto HiFi.

Riguardo ai cavi RCA Stereo, l’unica attenzione necessaria è quella di procurarsi prodotti di qualità, con connettori inossidabili e cavo costruito con materiali adeguati. Per ridurre la dispersione è buona norma non effettuare collegamenti con cablaggi troppo lunghi.
Alcuni diffusori amplificati sono inoltre dotati di ingressi per cavi XLR e Jack per essere collegati a strumentazione professionale, mixer, interfacce audio, dispositivi per DJ. I cavi relativi sono facilmente reperibili. Per il collegamento RCA – Jack stereo sono inoltre acquistabili appositi adattatori e cavi.
Un modello di giradischi collegabile direttamente ai diffusori amplificati tramite cavi RCA è l’ Audio Technica AT LP120 a trazione diretta. Questo modello è equipaggiato di preamplificatore PHONO interno, attivabile con apposito Switch sul pannello posteriore.

Collegare i diffusori con il Bluetooth wireless
Tra le opzioni preferite per collegare una sorgente audio a un sistema HiFi possiamo senz’altro annoverare la connessione Bluetooth. La grande diffusione di questa tecnologia wireless è dovuta alla notevole crescita delle vendite di dispositivi portatili predisposti, come ad esempio piccole casse portatili a batteria ricaricabile, diffusori amplificati wireless, Smartphones e Tablet.
La connettività Bluetooth è presente anche in molti dispositivi fissi, amplificatori, diffusori amplificati, giradischi, e altri apparecchi di ultima generazione. Ulteriori informazioni dettagliate si possono trovare nei nostri articoli sui diffusori amplificati e sulle casse Bluetooth.
Tramite Bluetooth è inoltre possibile ascoltare musica in streaming, come ad esempio Amazon Music. Per ascoltare Amazon Music è sufficiente scaricare l’apposita App sullo Smartphone e quindi inviare l’audio tramite Bluetooth al dispositivo HiFi.
Un esempio di diffusore HiFi dotato di connettività wireless Bluetooth è il JBL Authentics L16

Trasmettitori Bluetooth e abbinamento dei dispositivi
Anche gli impianti HiFi vintage possono essere facilmente collegati via Bluetooth a un dispositivo esterno. Sono infatti disponibili molti modelli di trasmettitori Bluetooth da collegare agli ingressi AUX/LINE di un qualsiasi amplificatore stereo. Per approfondire è possibile consultare il nostro articolo sui trasmettitori Bluetooth.

La connessione Bluetooth è facilmente attivabile seguendo la procedura di “pairing”, cioè abbinamento dei dispositivi, attivando la funzionalità e inserendo apposita password. Una volta effettuato l’abbinamento, il dispositivo sarà riconosciuto e si collegherà in automatico all’accensione del Bluetooth.
Per quanto riguarda il tipo di connessione, sono da preferire le versioni Bluetooth più recenti, l’ultima è la 5.0. Versioni aggiornate hanno una velocità superiore di trasmissione dati, migliore stabilità del segnale e possono collegarsi a distanza maggiore.
Come per le casse Bluetooth, anche in questo caso è possibile inviare all’impianto HiFi vintage l’audio di un servizio di musica streaming, come ad esempio Amazon Music. La procedura è molto semplice: si collega il trasmettitore Bluetooth a un qualsiasi ingresso AUDIO IN dell’amplificatore, si seleziona la modalità “ricezione” sul trasmettitore stesso, si effettua la connessione (pairing) ad esempio con uno Smartphone e quindi si trasmette normalmente l’audio Amazon Music all’amplificatore.
Collegare i diffusori utilizzando la rete WiFi
Sempre nell’ambito delle connessioni wireless senza fili, è da tempo possibile utilizzare la rete WiFi domestica come una vera e propria rete WLAN di interscambio di dati tra apparecchi connessi. Tramite il WiFi, presente ormai in quasi tutte le case, è possibile collegare senza fili uno o più diffusori, e anche interi sistemi HiFi a sorgenti audio predefinite, riuscendo ad esempio a riprodurre brani musicali diversi in stanze separate.
Per poter utilizzare la rete WiFi e trasmettere audio ai vari sistemi presenti, è necessario disporre di diffusori WiFi predisposti, o amplificatori dotati di connettività wireless WiFi.
Tra le migliori tecnologie che consentono di diffondere il segnale audio tramite rete WiFi possiamo individuare il DTS Play-Fi®, disponibile ad esempio nei diffusori McIntosh RS100, di cui abbiamo parlato in un precedente articolo. Questo standard DTS Play-Fi® è interessante perchè in grado di trasmettere l’audio con un campionamento fino a 24-bit/192kHz in alta risoluzione, superiore alla qualità di un lettore CD.

Tra i modelli più apprezzati di diffusori collegabili a sorgenti audio tramite WiFi troviamo anche i noti e apprezzati dispositivi Sonos, proposti in diverse fasce di prezzo e dimensioni.
Altri modelli di diffusori collegabili alla rete WiFi sono i Bose Sound Touch, che possono essere connessi tra loro e collocati stanze diverse per riprodurre la stessa musica in simultanea o brani diversi in più stanze.
Vantaggi del WiFi
La connettività WiFi presenta diversi vantaggi rispetto al Bluetooth, consente ad esempio di distribuire la musica in varie stanze dell’abitazione anche distanti l’una dall’altra, di trasmettere il segnale da uno Smartphone senza interruzioni anche durante una telefonata. Il WiFi è adatto alla gestione del segnale su distanze maggiori.
Nel caso di ambienti molto grandi è possibile estendere facilmente e senza limiti la copertura WiFi installando uno o più ripetitori di segnale WiFi, acquistabili per pochi euro e attivabili in pochi minuti. Si legga a tal proposito anche il nostro articolo sui ripetitori WiFi o range extender.

Collegare i diffusori – Link:
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come collego un diffusore centrale a un amplificatore a due soli canali? è possibile farlo?
Ciao, purtroppo non è possibile collegare un diffusore centrale a un ampli stereo a due canali. Se vuoi comunque utilizzare il centrale, puoi però utilizzare un secondo amplificatore. Lo colleghi con cavi RCA al primo amplificatore da LINE OUT a LINE IN/AUX, lo imposti in monofonia e colleghi il centrale a uno qualsiasi dei due canali. Il risultato che otterrai sarà un canale monofonico centrale e due canali stereo laterali. Tieni presente che il centrale in realtà andrebbe usato solo per gli effetti audio surround con un amplificatore progettato per questo.
Un saluto
Stefano
Ciao, scusami se disturbo. Mi hanno regalato un amplificatore Denon pma 720 e 2 casse e vorrei collegarli al mio portatile. Le casse sono già collegate correttamente all’amplificatore, adesso devo collegare il tutto al mio pc, come posso fare? Grazie, Raffaele.
Ciao Raffaele,
il collegamento è molto semplice. Se vuoi collegare il portatile via cavo è sufficiente che ti procuri un comune cavo che ha da un parte un Jack 3,5mm standard e dall’altra due spinotti RCA per il canale destro e sinistro (li trovi ovunque, su Amazon o anche nei negozi). Poi colleghi gli spinotti RCA a un ingresso LINE oppure AUX dell’amplificatore e il jack 3,5 all’uscita della cuffia del portatile. Se invece vuoi fare tutto in modalità wireless (senza cavi) devi procurarti un ricevitore Bluetooth da collegare all’amplificatore sempre a un ingresso AUX/LINE (il PMA720 normalmente non ha il Bluetooth ma per sicurezza controlla nel manuale), se il tuo portatile ha già il bluetooth audio incorporato basta che lo attivi e lo abbini al ricevitore Bluetooth, se invece non ha il Bluetooth devi procurarti un trasmettitore Bluetooth da collegare alla solita uscita jack 3,5. Se acquisti un ricevitore Bluetooth puoi trasmettere musica all’ampli anche con un qualsiasi Smartphone. Trovi info dettagliate nei nostri articoli seguenti:
https://www.altriprodotti.com/come-utilizzare-un-trasmettitore-audio-bluetooth/
https://www.altriprodotti.com/musica-streaming-come-ascoltarla-con-ogni-impianto-hifi/
Un saluto
Stefano
Ciao , ho letto con molto interesse il tuo articolo.
Ti chiedo un aiuto.
Amo molto la musica (prediligo il vinile come supporto). Al tempo stesso mi piace azionare ogni tanto il mio modesto impianto home theather harman kardon 2.1 per sentire meglio l audio dei film. Ora, a fronte di un desiderio di acquistare nuovo impianto (privilegiando l ascolto della musica ma al tempo stesso quello di sentire anche gli effetti audio dei film), ho acquistato due diffusori usati jamo e430 (70 w potenza, max 120w).
Vorrei ora comprare un amplificatore adatto alle mie esigenze di ascolto utilizzando quindi le 2 casse e le altre 2.1 della harman kardon. La mia intenzione sarebbe quella quindi di acquistare un ampli 5.1 tipo Yamaha rx-d 485. Tu cosa ne pensi? Oppure mi consigli un amplificatore tradizionale per le casse jamo? Grazie in anticipo
Ciao Omar,
i diffusori Jamo e430 sono adatti sia per un sistema Home Theater sia per un impianto HiFi più tradizionale. La struttura a torre con appoggio direttamente a pavimento li rende sicuramente idonei ad essere collocati ai lati del televisore. Per l’amplificatore la scelta è veramente molto ampia. A prezzi abbordabili trovi ormai qualsiasi dispositivo anche di ottima marca. Lo Yamaha RX D485 5.1 può essere un’ottima soluzione per collegare le quattro casse più eventualmente un subwoofer e forse nel tuo caso è da privilegiare. Unica accortezza, per collegare il giradischi in quel caso devi utilizzare un ingresso audio standard, lo Yamaha RX D485 non ha l’ingresso PHONO. Quindi se hai un giradischi con preamplificatore interno basta posizionare lo switch su preamplificatore ON e poi collegarlo con soliti cavi RCA, se invece il tuo giradischi è vintage con solo uscita PHONO devi acquistare un piccolo preamplificatore esterno, che comunque costa pochi euro. Esistono però amplificatori per Home Theater con ingresso PHONO sul retro, ad esempio lo Yamaha RX-V685 ( https://amzn.to/2Rmcaow ) oppure il Denon Avr-X1500H ( https://amzn.to/2yMrGnd ).
Ti allego sotto qualche link:
https://www.altriprodotti.com/sintoamplificatori/
https://www.altriprodotti.com/come-collegare-il-giradischi-allimpianto-hifi/
https://www.altriprodotti.com/preamplificatore-phono-per-giradischi/
https://amzn.to/34xj3ZD
https://amzn.to/2Rmcaow
https://amzn.to/2yMrGnd
Un saluto
Stefano