Dopo il rallentamento verificatosi negli anni successivi all’introduzione dei supporti digitali, cd, dvd e in seguito MP3, negli ultimi anni si è assistito a un interessante fenomeno: le vendite dei dischi in vinile sono progressivamente aumentate, negli Stati Uniti e anche nel resto del mondo.

Dalle statistiche del IFPI risulta che tali vendite aumentano in misura esponenziale con una media di +54,7% su base annua tra Europa, USA e Australia.

Gli artisti più famosi, oltre alle versioni digitali, offrono ormai quasi sempre ai loro fans l’incisione su vinile. Collezionisti e appassionati ne acquistano a centinaia per riprodurli con giradischi d’epoca o con apparecchi nuovi ma dalle caratteristiche tecniche ed estetiche che non hanno nulla da invidiare ai loro predecessori vintage.

Dischi in vinile 1

Ma quali sono le ragioni che spingono così tanti ad acquistare i dischi in vinile che tecnicamente sarebbero in teoria superati da qualsiasi dispositivo moderno?

Nell’era dell’alta tecnologia digitale dove per ascoltare musica basta collegare l’amplificatore a un qualsiasi tablet o smartphone che disponga di connessione internet e magari di youtube, per cercare qualcosa di più interessante dal punto di vista acustico sembra sia diventato indispensabile ritornare ai vinili.

La riproduzione dei dischi in vinile è difatti qualcosa di molto simile a far suonare un vero e proprio strumento musicale le cui imperfezioni fanno parte della musica stessa.

Il disco in vinile contiene infatti un solco inciso che memorizza in modo analogico la musica. La lettura dei dati avviene inizialmente in modo meccanico tramite una puntina inserita nel solco, solo in seguito il segnale viene trasformato in impulsi elettrici.

Il risultato è una riproduzione più “calda” e più “viva” che presenta piccole imperfezioni e distorsioni che possono rendere la riproduzione più piacevole e interessante se paragonata ai consueti sistemi digitali esenti da imperfezioni e per questo percepiti come freddi e anonimi.

La dimensione della copertina consente inoltre di stampare immagini graficamente complesse e che in alcuni casi costituiscono vere opere d’arte grafica.

 

Dischi in vinile Led Zeppelin IV

Dischi in vinile Yes Close to the Edge

Un altro aspetto affascinante dei dischi in vinile è la possibilità di riprodurli con i giradischi, spesso splendidi oggetti costruiti con materiali di pregio, quali legno, vetro e particolari leghe metalliche, che donano qualità estetiche indubbiamente più appetibili rispetto ai lettori digitali.

Parallelamente all’aumento delle vendite dei vinili, si assiste anche a un notevole aumento della vendita di giradischi, e marchi quali Thorens, Dual, Akai e Audio Tecnica hanno in catalogo prodotti di notevole appeal. Vedi anche il nostro approfondimento in un precedente articolo.

Riguardo ai prezzi, sono abbastanza in linea con quelli dei CD nuovi, e in qualche raro caso anche più convenienti.

Per il noto inconveniente dell’usura del vinile, il disco, se utilizzato con cura e con un giradischi di alta qualità, può in realtà durare molti anni senza subire danneggiamenti.

thorens vintage 2

I puristi suggeriscono di lasciar “riposare” il vinile per almeno 24 ore dopo averlo ascoltato una volta, in modo da far recuperare al disco la forma originale in parte modificata dalla notevole pressione che la puntina esercita sulle pareti del solco. E’ inoltre importante tarare con precisione il braccio del giradischi in maniera tale che non eserciti una pressione troppo elevata danneggiando il disco.

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Dischi in vinile

 

 

 

 

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